SANTARÉM
PORTOGALLO, 1247
iracolo Eucaristico di
Il Miracolo Eucaristico
di Santarém, assieme a quello
di Lanciano, è considerato
tra i più importanti.
Numerosi studi e analisi
canoniche sono state
effettuate sulle Reliquie.
L’Ostia si trasformò
in carne sanguinante e da
questa fuoriuscì del Sangue.
Ambedue le Reliquie si
conservano ancora a Santarém
nella chiesa di Santo Stefano.
La casa degli sposi è
diventata una cappella
a partire dal 1684.
oncessero indulgenze plenarie a questo
Miracolo Eucaristico diversi pontefici: Pio IV
,
San Pio V, Pio VI e Papa Gregorio XIV.
Ancora oggi nella chiesa di Santo Stefano a Santarém
è possibile ammirare queste preziose Reliquie.
Secondo la data registrata nella copia del
documento commissionato dal re Alfonso IV nel
1346, il 16 febbraio del 1266, a Santarém, una
giovane donna, assalita dalla gelosia per il marito,
si rivolse a una fattucchiera che le suggerì di
andare in chiesa e di rubare un’Ostia consacrata
per farne un filtro d’amore. La donna rubò
l’Ostia e la nascose in un panno di lino che subito
si macchiò di Sangue. Terrorizzata si recò di corsa
a casa dove aprì il fazzoletto per vedere che cosa
fosse successo. Con grande meraviglia vide che il
Sangue sgorgava proprio dall’Ostia. Confusa, la
donna ripose la Particola in un cassetto della sua
camera da letto, ma da questo, durante la notte
cominciarono a sprigionarsi dei fasci di luce che
illuminarono a giorno la stanza. Anche il marito
si accorse dello strano fenomeno e cominciò a
interrogare la moglie che fu obbligata a raccon-
targli tutto.
Il giorno seguente i due sposi infor-
marono il Parroco, che si recò nella loro casa
per prelevare l’Ostia e riportarla presso la chiesa
di Santo Stefano in solenne processione,
accompagnato da molti religiosi e laici. L’Ostia
sanguinò per tre giorni consecutivi. Venne
collocata in seguito in un magnifico reliquiario
di cera d’api. Nel 1340 si verificò un’altro
Miracolo. Il sacerdote aprì il tabernacolo e tro
il vaso di cera rotto in tanti pezzi: al suo posto
vi era un vaso di cristallo con dentro il Sangue
dell’Ostia mescolato con la cera. Oggi la Sacra
Particola si conserva in un Trono Eucaristico del
XVIII secolo, sopra l’altare maggiore. La chiesa
di Santo Stefano è conosciuta come il Santuario
del Santo Miracolo. L’Ostia ha stillato Sangue
attraverso i secoli in diverse occasioni
e in essa si sono viste apparire varie immagini
di Nostro Signore Gesù Cristo. Tra i testimoni
del Prodigio vi è anche San Francesco Saverio,
l’apostolo delle Indie, che visitò il Santuario
prima di recarsi in missione. Da quando avvenne
il Miracolo, tutti gli anni, nella seconda dome-
nica di aprile, la preziosa Reliquia viene portata in
processione dalla casa degli sposi fino alla chiesa
di Santo Stefano.
C
Interno del Santuário del Santíssimo Milagre, Santarém
Santuário del Santíssimo Milagre, Santarém
Ampolla contenente il
Sangue sgorgato dall’Ostia
La Ermita, casa dove
avvenne il Miracolo
Altare dove si conserva la
Reliquia del Miracolo
© 2006, Edizioni San Clemente
Reliquia dell’Ostia
miracolosa
Interno della Chiesa
Pedro Crasbeeck. Stampa
del 1612 che riproduce
esattamente l’ampollina di
vetro in cui fu ritrovata
miracolosamente l’Ostia
del Prodigio
SANTARÉM
PORTOGALLO, 1247
iracolo Eucaristico di
La donna rubò
l’Ostia e la
nascose in un
panno di lino
che subito
si macchiò
di Sangue.
© 2006, Edizioni San Clemente
Medaglia commemorativa del Miracolo di Santarém
La donna si reca da una maga che le consiglia di rubare
un’Ostia consacrata
La donna si comunica e trafuga poi l’Ostia senza farsene
accorgere
Le autorità locali accorrono per riportare l’Ostia miracolosa
in Chiesa
Il marito della donna scopre il furto notando che dalla madia si
sprigionano forti bagliori di luce. La apre e vede che l’Ostia
sanguina e si è trasformata in Carne
Casa della donna sacrilega trasformata in Cappellina, Santarém